INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER LE FAMIGLIE DI OPERAI ED IMPIEGATI (FOI)
coefficienti di rivalutazione monetaria e variazioni percentuali.
Per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato, si utilizza generalmente l'indice FOI, che si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo). Sul sito internet dell'Istat è possibile consultare:
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Istruzioni per il calcolo manuale
La tabella può essere utilizzata a) per rivalutare una determinata somma di denaro b) per calcolare la variazione percentuale del livello dei prezzi al consumo tra due diverse date.
Per calcolare la rivalutazione di un qualsiasi importo è necessario eseguire le seguenti operazioni:
1) si individua l'indice ISTAT del mese e dell'anno iniziale corrispondente al periodo da cui decorre la rivalutazione
2) si individua l'indice ISTAT del mese ed anno finale in cui termina il periodo di rivalutazione
3) si divide l'indice più recente per l'indice più vecchio ottenendo il coefficiente di rivalutazione
4) per operazioni con indici non appartenenti alla stessa base si individua il coefficiente di raccordo in corrispondenza del periodo di rivalutazione, tra la data iniziale e quella più recente (Nel caso di operazioni con indici appartenenti alla stessa base, essendo il coefficiente di raccordo = 1, passare direttamente al punto 6)
5) si moltiplica il coefficiente di rivalutazione con il coefficiente di raccordo
6) si calcola il complemento all'unità di tale valore (al risultato ottenuto si sottrae 1)
7) si moltiplica per 100 il risultato ottenuto al punto 6)
ESEMPI DI CALCOLO
Variazioni percentuali tra indici mensili o medi annui
La variazione percentuale tra indici mensili (o indici medi annui) con medesima base di riferimento, è pari al rapporto degli indici mensili (o indici medi annui) messi a confronto, per 100, meno 100; il risultato finale è arrotondato a 1 decimale.
Se gli indici sono espressi in base di riferimento diversa, la variazione percentuale tra indici è pari al rapporto degli indici messi a confronto, moltiplicato per i coefficienti di raccordo tra basi contigue2 (tanti quanti sono i cambiamenti di base nell’intervallo di tempo considerato), per 100, meno 100; il risultato finale è arrotondato a 1 decimale.
Esempio 1. Si voglia calcolare la variazione dell’indice generale FOI senza tabacchi tra il mese di gennaio 2009 e il mese di gennaio 2016. L’indice generale FOI senza tabacchi di gennaio 2009, avente base 1995=100, è 134,2; quello di gennaio 2016, avente base 2015=100, è 99,7. Il coefficiente di raccordo da base 1995 a base 2010 è pari a 1,373; quello da base 2010 a base 2015 è pari a 1,071.
Il calcolo quindi è:
Esempio 2. Si voglia calcolare la variazione dell’indice generale FOI senza tabacchi tra il mese di gennaio 1991 e il mese di gennaio 2016. L’indice generale FOI con tabacchi di gennaio 1991, avente base 1989=100, è 110,0; quello generale FOI senza tabacchi di gennaio 2016, avente base 2015=100, è 99,7. Il coefficiente di raccordo da base 1989 a base 1992 è pari a 1,189, il coefficiente di raccordo da base 1992 a base 1995 è pari a 1,141; quello da base 1995 a base 2010 è pari a 1,373; quello da base 2010 a base 2015 è pari a 1,071. Poiché il periodo preso in considerazione è a cavallo del febbraio 1992, si deve utilizzare anche il coefficiente Cst = 1,0009.
Il calcolo quindi è:
Coefficienti per le rivalutazioni monetarie
I coefficienti per le rivalutazioni monetarie sono dati dal rapporto degli indici (mensili o medi annui) messi a confronto, se questi sono espressi nella stessa base di riferimento. Se gli indici sono in base diversa, i coefficienti per le rivalutazioni sono pari al rapporto degli indici messi a confronto moltiplicato per i coefficienti di raccordo tra basi contigue, tanti quanti sono i cambiamenti di base nell’intervallo di tempo considerato. Se il periodo preso in considerazione è a cavallo del febbraio 1992, occorre utilizzare nel calcolo anche il coefficiente Cst = 1,0009. In tutti i casi, il calcolo viene effettuato in un unico passaggio, senza l’uso di termini arrotondati, e il risultato finale è arrotondato a 3 decimali.
Esempio 3. Il coefficiente di rivalutazione per tradurre i valori monetari del mese di gennaio 2009 in valuta del mese di gennaio 2016 è (si veda anche l’Esempio 1
Esempio 4. Il coefficiente di rivalutazione per tradurre i valori monetari del mese di gennaio 1991 in valuta del mese di gennaio 2016 è (si veda anche l’Esempio 2) :
Rivalutazioni monetarie
Per tradurre somme di denaro di un determinato mese (anno) in valuta di un mese (anno) successivo possono essere alternativamente utilizzati la variazione percentuale dell’indice nel periodo preso in considerazione o il coefficiente di rivalutazione monetaria.
Esempio 5. Si voglia tradurre in valuta del mese di gennaio 2016, la somma di lire 100.000 del mese di gennaio 1991: si applica all’importo in lire la variazione percentuale degli indici nel periodo considerato, pari a +81,0% (si veda l’Esempio 2), si somma il risultato all’importo iniziale, e poi si effettua la conversione in euro
si moltiplica la somma in lire per il coefficiente di rivalutazione pari a 1,810 (si veda l’Esempio 4), e poi si effettua la conversione in euro