Il presidente Strever: “Non possiamo continuare ad accumulare ritardi: il treno del PNRR sta passando adesso ed è inutile dire che non tornerà”
Pescara, 15 marzo 2002 – “Il sistema produttivo industriale, nella nostra regione, negli ultimi trenta anni non è cresciuto anzi, forse, ha perso qualcosa. Non vi pare che sia giunta l’ora di chiederci almeno il perché?”
Si apre con queste parole, pronunciate dal presidente Gennaro Strever, la tavola rotonda che si è tenuta in Camera di Commercio, a Pescara, dal titolo “Il sistema camerale per lo sviluppo infrastrutturale abruzzese e la ripresa dell’economia” organizzato in collaborazione con Uniontrasporti.
Continua: “Scontiamo decenni di politica industriale fatta di attese, rallentamenti, permessi e vincoli burocratici. Non possiamo continuare ad accumulare ritardi: il treno del PNRR sta passando adesso ed è inutile dire che non tornerà. Per conto del sistema camerale che rappresento, mi impegnerò e ci impegneremo per diventare un’amministrazione ancora più snella e a servizio delle imprese e dei cittadini ma mi aspetto, anche, un lavoro di squadra per il bene comune dell’intero Abruzzo.”
La Camera di Commercio Chieti Pescara, in sinergia con la Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia e con il supporto tecnico di Uniontrasporti, ha avviato un'iniziativa progettuale che prevede momenti di confronto e concertazione al fine di individuare le opere strategiche per il tessuto imprenditoriale e sviluppare eventuali approfondimenti progettuali, mettendo al primo posto le esigenze e i fabbisogni del sistema imprenditoriale locale.
Alla folta platea intervenuta, il presidente Strever fa notare che la regione Abruzzo, nonostante stia al centro dell’Italia, rischia di rimanere lontana da tutto e da tutti per mancanza di infrastrutture adeguate ai tempi richiesti dal mercato. Nella Val di Sangro e nel vastese, per esempio, ci sono industrie come SEVEL, HONDA, Pilkington, Denso che, insieme, rappresentano ben oltre il 50% del PIL della regione le quali, scontando la limitatezza dei porti abruzzesi, sono costrette a movimentare le merci attraverso quelli campani.
Pone, poi, l’attenzione sulla questione della Val di Sangro, arteria mai finita, che ha un ponte in disuso il quale comporta una variante da circa 30 anni; sulla valle Trigno che “più che una strada sta diventando un cimitero per quanti morti si sono abbattuti su di essa”. Ed infine, accende i fari sui trasporti ferroviari confrontando la linea Pescara Roma con l’alta velocità Roma Milano.
Antonello Fontanili, direttore Uniontrasporti: “Un esempio per tutti in materia di semplificazioni amministrative: in Italia, ci sono 65.000 leggi a livello nazionale e 75.000 leggi regionali, a differenza di Germania e Francia che ne contano, rispettivamente 7.000 ed 8.000 circa.”
Tra i primi risultati della ricerca va evidenziato che, per ciò che concerne i fabbisogni infrastrutturali e logistici delle imprese del settore manifatturiero e dei trasporti, di fondamentale importanza sono gli investimenti in digitalizzazione e innovazione, in particolare sulla banda larga. E su questo punto insiste Fontanili: “E’ dal 20212 che cerchiamo di far capire alle imprese quali sono le opportunità derivanti da una connessione performante ma manca l’impalcatura: gli operatori indicati dal Ministero dello Sviluppo economico Mise sono ancora in forte ritardo e agli operatori privati non conviene investire su aree periferiche sulle quali, spesso, si concentrano le imprese”