Uno studio, presentato in occasione dell’8 marzo, per far luce sull’andamento dell’imprenditoria femminile a seguito della pandemia Covid 19
Pescara, 8 marzo 2021- Presentato, questa mattina, in Camera di Commercio lo studio condotto con l’Istituto Tagliacarne “Covid 19: quale scenario?”, il primo dei lavori commissionati dall’ente, per questo 2021, per offrire un’informazione economica puntuale al territorio ed uno spaccato sul quale lavorare in coerenza con i fabbisogni reali delle imprese.
Le imprese femminili hanno, a distanza di sei anni, meno probabilità di sopravvivenza rispetto a quelle maschili perché si trovano ad affrontare più difficoltà delle altre, assistono ad un fenomeno di de-natalità più accentuato e segnano un decremento del numero di iscrizioni dello 0,9% rispetto al 2019. Il loro andamento lascia, però, intravedere dei dati positivi: le imprese rosa stanno infatti strutturandosi in forme più stabili e dimostrano una maggiore attenzione ai temi rilevanti per il Next Generation Eu come il green e la valorizzazione delle competenze (studio del Tagliacarne in allegato.)
“La Camera di Commercio Chieti Pescara svolge, attraverso il proprio Comitato per l’imprenditoria femminile, oggi rappresentato dalla presidente Luciana Ferrone, un ruolo fondamentale per il potenziamento del numero di donne nei settori ad alto impatto tecnologico e per un rafforzamento strutturale ed organizzativo delle imprese femminili – commenta il presidente Strever “Consapevoli delle difficoltà ormai endemiche del sistema, con la Giunta camerale abbiamo deciso, per questo 2021, di incrementare le risorse destinate al Comitato, affinché in coerenza con il programma camerale, abbia gli strumenti per mettere a frutto un programma di iniziative concrete ed efficaci”.
Prosegue la presidente del Comitato Luciana Ferrone: “La pandemia ha accelerato dei cambiamenti. Adesso spetta a noi renderli stabili, approfittando della crisi per risolvere due nodi strutturali importanti: la differenza nella propensione alla digitalizzazione ed il diverso approccio delle banche. Stiamo lavorando ad un fitto programma di iniziative che verrà presentato nei prossimi giorni e che punta su queste direttrici oltre a tenere conto dell’importanza della diffusione della cultura di impresa tra le donne a partire proprio dalla scuola.”
“Come Centro studi del Sistema camerale con questa iniziativa siamo lieti di inaugurare una collaborazione continuativa con la Camera di commercio di Chieti Pescara sui temi della diffusione di informazione economica, a partire dall’imprenditoria femminile”. Lo sottolinea il direttore delle ricerche del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, Alessandro Rinaldi, che aggiunge “le imprese “rosa”, già rilevanti su scala nazionale, hanno un peso ancora più incisivo sul tessuto imprenditoriale di questo territorio (26,4%, contro il 22,0% Italia), ma hanno anche accusato in misura più accentuata gli effetti della crisi pandemica, perdendo nel 2020 ben un quarto delle iscrizioni d’impresa verificate a Chieti e Pescara nel 2019 (-25,1% contro -21,0%).”
Consapevoli che il lavoro e l’indipendenza economica siano le uniche strada perseguibili per fuggire da situazioni di disagio, la Camera di Commercio ha chiuso la presentazione dello studio con l’intervento delle vincitrici della sesta edizione del concorso “Impresa in Rosa: che storia!” e la prima di “Impresa in rosa: che idea!”.
A testimoniare il saper fare femminile, quindi, Melania Chiappini (in foto) della Categoria “impresa in Rosa: che storia!”, con la sua storia “Da ragioniera a mastro birraio in un chilometro zero” e, per la Categoria “impresa in Rosa: che idea!”, “Una passione cucita addosso” di Cinzia Perinetti ed Eleonora Guidotti (in foto) e “Wilma made in Italy” di Marta Di Zio (a distanza).